Riassunto analitico
Sulla scorta dei compliance programs di origine anglosassone, il legislatore ha introdotto una responsabilità formalmente amministrativa, ma sostanzialmente penale, della persona giuridica, all’interno del d.lgs. n. 231/2001. Ciò in considerazione della connessione, sempre più evidente, tra la materia della responsabilità imputabile all’ente e la sicurezza e la salute dei lavoratori. L’elaborato si sviluppa lungo quattro direttrici. All’interno del primo capitolo si analizza la struttura generale del d.lgs. n. 231/2001. Di centrale importanza sono i principi generali che ispirano la materia, insieme ai fondamentali elementi del catalogo dei reati-presupposto, dei criteri di imputazione e delle sanzioni. Il secondo capitolo si occupa di fornire un quadro completo dell’elemento che realmente rappresenta il cuore della normativa in esame, vale a dire il modello di organizzazione, gestione e controllo. L’analisi si incentra sui requisiti strutturali del modello, approfondendo le differenti fasi da compiersi ai fini di una corretta implementazione, per concludere con un riferimento alla necessaria attività di controllo e continuo aggiornamento del modello stesso. L’obiettivo del terzo capitolo è quello di operare un’analisi del legame indissolubile creatosi tra la normativa in esame e la materia della sicurezza e la salute sul lavoro. La prevenzione di questi rischi è esattamente ciò che ha animato la volontà del legislatore del 2001 nel suo fine di configurare un modello di organizzazione e gestione realmente efficace. Le proposte della dottrina e l’apporto della giurisprudenza, insieme ad una disamina degli elementi più frequenti rinvenibili nella prassi aziendale ad oggi, forniscono una corretta visione di come gli enti siano giunti a costruire idonei apparati organizzativi “su misura”. L’elaborato tiene infine conto, nell’ambito del quarto ed ultimo capitolo, dei rilievi critici sollevati da autorevole dottrina e sui quali è talora intervenuta la giurisprudenza. L’estensione, operata nel 2007, del catalogo dei reati-presupposto alle fattispecie di omicidio e lesioni colpose in violazione delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, desta ancora alcune perplessità, così come il requisito dell’elusione fraudolenta, nonché il ruolo dell’Organismo di Vigilanza. In conclusione, la tesi si propone di valorizzare alcune prospettive di riforma nell’ottica di un miglioramento complessivo dell’istituto, in termini di premialità e di collaborazione tra tutte le componenti aziendali.
|