Riassunto analitico
L’elaborato finale ha lo scopo di analizzare il fenomeno degli atti persecutori meglio conosciuto come stalking, previsto e punito dall’art. 612 bis c p., sia sotto il profilo psicologico che criminologico. In particolare il reato di stalking, entrato a far parte dell’ordinamento penale italiano attraverso la legge n. 38/2019, punisce chiunque “con condotte reiterate, minaccia o molestia taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”. Il reato in esame mira dunque a tutelare il soggetto passivo dello stalking ovvero la vittima delle condotte reiterate e moleste estendendo la protezione anche a quanti sono legati alla stessa. Invero è importante sottolineare sin da ora, che dietro ai comportamenti descritti dalla norma da parte degli stalker possono celarsi diversi motivi. Infatti, alcuni studiosi, hanno individuato ben cinque tipologie di stalker, ognuno con tratti caratteristici differenti, ma tutti accumunati dall’attaccamento esercitato nei confronti della vittima. Quanto alle condotte perpetrate nei confronti della vittima, esse possono davvero manifestarsi in molteplici modi, tra le condotte preme evidenziare lo stalking emotivo ossia una particolare modalità di atto persecutorio che si caratterizza per la manipolazione delle emozioni e della psiche della vittima, in ragione della sussistenza di una precedente relazione affettiva, tra la vittima e lo stalker. Dallo stalking emotivo si differenzia lo stalking occupazionale, il quale si verifica quando un individuo subisce comportamenti persecutori o molestie sul luogo di lavoro da parte del proprio collega ovvero dei clienti. Inoltre, altrettanto differente, seppur raro è lo stalking giudiziario ossia una particolare forma di stalking riconosciuta dalla giurisprudenza, costituita dal ricorso sistematico ed incessante ad azioni giudiziarie infondate e pretestuose, finalizzate a creare un danno nel soggetto destinatario, generando inoltre nella vittima un inevitabile squilibrio fisico. Infine, oltre alle tipologie sin ora citate, preme menzionare anche il cyberstalking ossia una particolare tipologia di stalking che si caratterizza per essere integrata attraverso l’uso di strumenti informatici. Le condotte sin qui citate producono ad ogni modo delle conseguenze non indifferenti nei confronti della vittima in quanto incidono in modo significativo sul benessere della stessa, la quale vede la propria personalità e la propria vita, di fatto alterate in forza della paura, dell’angoscia e delle forme di controllo e sorveglianza dirette nei suoi confronti. Infatti, le conseguenze di questi comportamenti possono essere devastanti. In particolare, dal punto di vista psicologico la vittima può soffrire di ansia, paura, sensi di colpa e stati depressivi, inoltre, talvolta la gravità delle situazioni può portare al disturbo post traumatico da stress e al disturbo post traumatico complesso. Analogamente, dal punto di vista fisico, la vittima riscontra spesso effetti diretti sulla salute, come disturbi del sonno e dell’alimentazione. Appare dunque evidente come lo stalking incida concretamente sulla vita della vittima al punto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. Per queste ragioni è fondamentale intervenire supportando la vittima e sensibilizzando più persone possibili, al fine di debellare lo stalking, che ad oggi caratterizza le pagine dei nostri quotidiani.
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