Riassunto analitico
Il presente lavoro tratta il tema delle frodi commerciali nel settore agro-alimentare e persegue differenti obiettivi: in primis, intende tratteggiare un quadro normativo di riferimento, evidenziando le possibili criticità del sistema; in secundis, ha lo scopo di descrivere le figure criminose maggiormente rilevanti per l’argomento in trattazione; infine, si propone di evidenziare i recenti progetti di riforma in materia di illeciti punitivi agroalimentari, nell’ottica di una razionalizzazione dell’apparato normativo che tenga conto delle odierne caratteristiche della produzione, trasformazione e commercializzazione dei beni alimentari. Nel dettaglio, il primo capitolo dell’elaborato intende delineare un breve quadro storico della frode alimentare, dai tempi più remoti fino all’epoca attuale, evidenziandone l’evoluzione e la diffusione nel tempo e nello spazio. Dopo aver individuato una definizione del fenomeno in esame, si è tentato di darne una classificazione generale, in particolare mettendo in luce il dualismo di fondo che permea il diritto punitivo dell’alimentazione. Infine, per comprendere meglio i tratti caratteristici dell’articolato panorama legislativo in materia agroalimentare, è parso opportuno tracciare un generale quadro normativo di riferimento, con riguardo sia alla disciplina interna sia a quella comunitaria, menzionando le principali previsioni in tal senso. Nel secondo capitolo, invece, viene analizzato nel dettaglio il nucleo tematico del contributo, ovvero la “frode in commercio” nella specifica prospettiva del diritto penale alimentare, procedendo all’esegesi della norma prevista dall’art. 515 c.p. successivamente verrà analizzata la disciplina sanzionatoria con riguardo a due direttrici di fondo: da una parte, il contrasto alla contraffazione di segni distintivi, denominazioni di origine e indicazioni geografiche degli alimenti; dall’altra, la tutela del Made in Italy. Infine, nel terzo capitolo si dà conto dei plurimi interventi di riforma subiti dall’impianto normativo di contrasto alle frodi agroalimentari nel corso degli ultimi quindici anni. A tal proposito, il capitolo si concentra sulla storia più recente del sistema punitivo in materia di alimenti, contraddistinta da diversi progetti di riforma dei reati alimentari: dall’intervento del 2009-2010 sulla sicurezza alimentare, passando per il Progetto 2015 della commissione Caselli, fino a giungere al disegno di legge A.C. 2427 del marzo 2020, intitolato “Nuove norme in materia di illeciti agroalimentari”. Concludendo, l’agroalimentare è diventato ormai un settore strategico sotto il profilo non solo sociale, ma anche giuridico, e il diritto penale può svolgere un ruolo fondamentale al riguardo. È necessario ammodernare e sfoltire la normativa in materia individuando un rinnovato diritto penale alimentare che sia in grado di interpretare le sfide della globalizzazione delle filiere alimentari e tutelare l’identità del cibo e del patrimonio agroalimentare, parte irrinunciabile della cultura e del territorio italiano.
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