Tipo di tesi |
Tesi di laurea magistrale |
Autore |
BENATI, GIULIA
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URN |
etd-01282021-162818 |
Titolo |
Open Innovation nei servizi: studio empirico sulla regione Emilia-Romagna |
Titolo in inglese |
Open Service Innovation: an empirical study on Emilia-Romagna region |
Struttura |
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali |
Corso di studi |
LANGUAGES FOR COMMUNICATION IN INTERNATIONAL ENTERPRISES AND ORGANIZATIONS - LINGUE PER LA COMUNICAZIONE NELL'IMPRESA E NELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI |
Commissione |
Nome Commissario |
Qualifica |
BALBONI BERNARDO |
Primo relatore |
BONIFATI GIOVANNI |
Correlatore |
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Parole chiave |
- Art-ER
- Emilia-Romagna
- Innovation
- Open innovation
- Services
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Data inizio appello |
2021-02-23 |
Disponibilità |
Accessibile via web (tutti i file della tesi sono accessibili) |
Riassunto analitico
Il Presente studio si pone come obiettivo l’analisi delle strategie di Open innovation (OI) nel contesto delle imprese di servizi, indagando gli elementi che divergono rispetto al settore manifatturiero. Difatti, dalla pubblicazione di Chesbrough nel 2003, l’OI ha conquistato un grande interesse, che tuttavia si è sempre limitato a considerare l’innovazione tecnologica nei settori manifatturieri. Il Presente lavoro si pone come primo passo verso una ricerca più approfondita sull’innovazione aperta nei servizi applicata alle realtà territoriali, con la consapevolezza della loro crescente importanza nella società odierna. Al fine di sviluppare un’analisi appropriata, i primi tre capitoli sono stati dedicati alla discussione della letteratura circa l’innovazione aperta. In particolare, si analizza la transizione da innovazione chiusa a innovazione aperta, l’OI nei servizi e strategie di co-creazione e coopetizione. La seconda parte invece, sviluppata grazie alla sinergia con Art-ER, società regionale per lo sviluppo dell’innovazione, si basa sull’analisi empirica dei dati raccolti nella loro Mappatura Innovazione Aperta (MIA). Il campione di 83 aziende emiliano-romagnole, suddiviso in 25 di servizi e 58 manifatturiere, è stato esaminato sotto tre aspetti: Cultura, Attività e Risorse. Dall’analisi statistica condotta tramite il software SPSS, si evince che, in sintesi, i due settori non presentano differenze per quanto riguarda i driver dell’OI e le condizioni che ne limitano l’attività, poiché la sua effettiva implementazione non dipende dal settore ma piuttosto dalle procedure interne e dagli strumenti utilizzati. Divergenze interessanti emergono invece nelle attività inbound e outbound e negli attori di innovazione: mentre le manifatture praticano strategie più tradizionali o verticali, le imprese di servizi si impegnano attivamente anche in strategie orizzontali, mostrando più interesse per concorrenti, fornitori, clienti, anche in ottica open source.
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Abstract
The Present study aims to analyze Open innovation (OI) strategies in service companies, investigating its differences from the manufacturing sector. Since Chesbrough’s publication in 2003, Open innovation attracted the attention of many scholars. Notwithstanding this, innovation literature puts under the spotlight only innovation in manufacturing sectors. The Present work aims to be a step towards a more in-depth research on Open service innovation applied to territorial realities, aware of the increasing importance that services have in nowadays society. In order to develop a clear analysis, the first three chapters are dedicated to the discussion of the existing OI literature. In particular, we analyze the transition from Closed to Open innovation, Open service innovation and strategies of co-creation and coopetition. The second part, developed thanks to the collaboration with Art-ER, a regional company for the development of innovation, is based on an empirical analysis of data collected in their Open Innovation Mapping (MIA) survey. The sample of 83 Emilia-Romagna companies, divided into 25 service firms and 58 manufacturing, is examined under three aspects: Culture, Activities and Resources. From the statistical analysis, carried out with SPSS software, comes clear that the two sectors do not present differences with regard to OI drivers and bottlenecks, since its effective implementation does not depend on the sector, but rather on their internal procedures and tools employed. Instead, interesting differences emerged in inbound and outbound activities and innovation actors: while manufacturing firms employ more traditional and vertical strategies, service companies also engage actively in horizontal ones, showing more interest towards competitors, suppliers and customers, also in an open source perspective.
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